La storia del Brasile, il periodo repubblicano

Dal colpo di stato agli anni dello sviluppo industriale

Dopo il Colpo di Stato del maresciallo Deodoro de Fonseca del novembre 1889, il Re Pedro II fu costretto all’esilio in Europa. Il nuovo Presidente insieme al Parlamento decise il nuovo nome del Paese in Repubblica degli Stati Uniti del Brasile.

Si optò per una democrazia costituzionale, con il potere monopolizzato principalmente dalle due realtà più ricche e potenti, San Paolo e la zona del Minas Gerais. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 si vide un incredibile sviluppo nel Paese, dovuto all’aumento esponenziale della produzione di caffè e all’arrivo di molta manodopera sia dall’Italia che dalla Germania.

Questi fattori causarono un forte sviluppo industriale, incentrato soprattutto verso l’interno del Paese. A questo periodo di relativa prosperità succedette un evento che cambiò la storia del Paese, la deposizione nel 1930 del maresciallo Deodoro e l’elezione da parte dell’Assemblea costituente di un civile, Getulio Vargas.

Nel 1934 finalmente viene scritta la nuova Costituzione, e viene eletto Vargas come Presidente in maniera elettiva. Inoltre vengono nominati tutti i vari Governatori degli Stati, che in alcuni come nella ricca ed influente zona di San Paolo, creano non pochi malcontenti.

La Seconda Guerra Mondiale e la nuova Costituzione

In questi anni iniziano a nascere anche i primi partiti politici, come l’ANL, l’Aliança Nacional Libertadora ed il PCB, il Partido Comunista do Brasil. In questi anni c’è un forte timore di presa del potere da parte dei comunisti con l’appoggio della Russia, forse più un clima pilotato che altro.

Infatti il Presidente Vargas approfitta della situazione per introdurre un forte controllo sulla vita sociale del Paese, anche attraverso strumenti di censura. Infine durante la Seconda Guerra Mondiale il Presidente continua a simpatizzare per i Paesi dell’Asse ed il loro autoritarismo, seppur rinunciandovi per motivi economici e popolari nel 1942.

Anche se il Brasile non entrò mai effettivamente in guerra, i sentimenti sviluppatisi alla fine della Guerra e le non celate simpatie del Presidente Vargas portarono nel 1946 alla sua deposizione ed all’inizio della Nuova Repubblica.

In questo periodo si viene a creare un po’ di confusione, con l’elezione del Generale Eurico Gaspar Dutra e la scrittura della nuova Costituzione, per arrivare al 1950 ed all’elezione nuovamente di Vargas, allora Senatore.
Nei quattro anni di Presidenza, Vargas riuscì a creare la Petrobas, la società controllata dallo Stato fortemente voluta dal movimento intellettuale e studentesco. Dal 1955 e per i dieci anni successivi, venne scelta Brasilia come nuova Capitale del Brasile, si attuarono numerose riforme per introdurre nuove tecniche industriali, e generalmente si realizzò un periodo fortemente riformista e progressista.

Forse a causa di ciò, forse a causa della paura sul crescente potere dei comunisti, più una idea che una realtà ben consolidata, nel Paese iniziò a crearsi una situazione di tensione, che sfociò nel 1964 con il Golpe e la presa di potere da parte dei militari, con l’appoggio di parte della politica del Brasile, soprattutto i rappresentanti degli Stati più importanti.

Approfondimenti interni

Il regime militare in Brasile

Il periodo imperiale brasiliano

Approfondimenti esterni

Il colpo di Stato e l’inizio della dittatura militare in Brasile

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