La storia del Brasile, il regime militare

I duri anni della dittatura militare e della censura

Il Brasile conobbe per vent’anni la repressione militare, con il rovesciamento del Governo democraticamente eletto nel 1964 da parte dei militari appoggiati dai Governatori degli Stati più importanti del Paese, San Paolo, Rio de Janeiro e Minas Gerais.

Le cause probabilmente sono da attribuirsi sia alle pessime condizioni economiche in cui versava allora il Paese, che crearono molto malcontento soprattutto tra le classi più ricche e potenti, sia la paura degli Stati Uniti per il progressismo ed il comunismo che secondo loro iniziavano a diventare potenti e pericolosi.

Dal 1964 al 1985 fu un susseguirsi di Generali alla presidenza del Brasile, che applicarono dure repressioni delle libertà costituzionali e democratiche, come l’abolizione del pluralismo dei partiti, permettendo la sola scelta tra una formazione di destra ed una di sinistra, gradite al Governo e praticamente una mera divisione del potere locale e statale da parte dei potenti.

Venne varata una nuova costituzione, applicata la censura in tutto il Paese ed infine chiuso il Parlamento. Tutto questo portò ad aspre contestazioni in tutto il Brasile, con numerosi intellettuali ed oppositori politici costretti ad emigrare per trovare rifugio dalle maniere forti della giunta militare.

Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 si verificarono nel Paese numerosi attentati, volti a tentare di rovesciare la situazione politica, che non fecero altro che morti innocenti tra i civili, condannando gli altri ad una repressione ed a una censura ancor più forti.

Con l’elezione del Generale Médici nel 1969 si apre per il Brasile il periodo peggiore della dittatura militare, con anni di vero terrore, sia da una parte con arresti, torture, esili ed uccisioni, sia dalla parte dei combattenti marxisti per la libertà, che non si fecero scrupoli ad usare qualsiasi sistema per rispondere ai militari, come sequestri ed uccisioni.

La fine del Governo Medici e la crisi economica

Con la fine di questo Governo nel 1874 il Brasile si trovò a fare i conti con una situazione economica pessima, aggravata dalla crisi del petrolio e dai bassi prezzi delle materie prime di cui il Brasile era un grande esportatore.

Nel 1979 l’allora eletto Generale Figueiredo iniziò finalmente ad iniziare un cambio di rotta nel Paese, con una serie di iniziative che andavano verso un ritorno della democrazia in Brasile, come il ritorno degli esiliati politici ed il permesso a partecipare alle nuove elezioni statali.

Tra il 1984 ed il 1985 il regime militare è costretto ad indire delle regolari elezioni nazionali, spinto a ciò dalla disastrosa situazione economica del Paese non più controllabile e dalla pressione internazionale. Dopo che i Paesi occidentali infatti avevano ottenuto la repressione del comunismo, oltre all’ uso delle materie prime del Brasile a prezzi stracciati per vent’anni, ora iniziavano a non gradire la pubblicità negativa prodotta dal regime militare, che venne invitato a desistere ed a permettere regolari elezioni democratiche.

Queste si svolsero nel 1985, e portarono all’elezione del vice Presidente José Sarney, a causa della malattia improvvisa che portò alla morte del neo Presidente eletto Tancredo Neves. Il Governo Sarney iniziò così una dura lotta per tentare di porre un freno alla dilagante crisi economica, che affliggeva il Brasile da oltre vent’anni.

Approfondimenti interni

Sviluppo economico del Brasile moderno

Viaggiare in Brasile

Approfondimenti esterni

Il delicato passaggio dalla dittatura militare alla Repubblica in Brasile

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