Dalle spiagge del Brasile alla Scala dei Turchi: la costa siciliana che sorprende anche chi ha visto tutto

Vivendo in Brasile, si impara presto ad alzare l’asticella quando si parla di spiagge. Le sabbie dorate di Bahia, le acque turchesi del Nordest, il ritmo rilassato di Fernando de Noronha: tutto sembra insuperabile. Eppure, tornare in Italia e scoprire alcuni angoli nascosti della Sicilia può ancora lasciare a bocca aperta. Uno di questi luoghi è la costa agrigentina, dove il Mediterraneo si mostra nel suo lato più autentico.

Durante un rientro estivo, complice un volo per Palermo, ho deciso di guidare verso sud, con destinazione Agrigento. Una zona che molti conoscono per la celebre Valle dei Templi, ma che, dal vivo, è molto più di questo.

Agrigento: tra storia millenaria e ritmo lento

Agrigento non ha nulla da invidiare a certe città coloniali del Brasile. Passeggiare nel suo centro storico, con i muri in pietra dorata e le stradine che si arrampicano verso la cattedrale, ha lo stesso sapore delle città storiche di Minas Gerais: autenticità, silenzio, luce calda e vita che scorre lenta.

Ma è quando si scende verso il mare che arriva la sorpresa più grande.

La Scala dei Turchi: bianca, luminosa e… protetta

Ne avevo visto le foto: una scogliera bianca a gradoni, che si tuffa nel mare come un’opera d’arte. Ma vederla dal vivo è un’altra cosa. La Scala dei Turchi ha un’energia rara: il bianco della marna, il blu dell’acqua, il silenzio intorno. Un contrasto che ti rimane impresso, come le falesie di Pipa o le dune di Jericoacoara.

Oggi, però, la Scala non si può più toccare come una volta. A causa della sua fragilità, l’accesso diretto è spesso chiuso o regolamentato. Ma in realtà, è stato un bene. Perché l’ho vista nel modo più emozionante: dal mare.

In barca, a un passo dalla bellezza

A San Leone, pochi chilometri da Agrigento, partono escursioni in barca lungo la costa. Ho prenotato un tour con Forte Mare – Escursioni in barca ad Agrigento, attratto dalle recensioni e dalla promessa di piccoli gruppi, niente musica alta, solo mare, guida e silenzio.

E infatti è stato così. Navigare sotto la Scala dei Turchi, fermarsi per un bagno nelle calette nascoste, sentire il sole addosso e la voce calma della guida che raccontava leggende arabe e storie greche: tutto ha avuto il sapore del viaggio vero.

Se in Brasile ci si muove spesso in barca per raggiungere le spiagge più belle, qui è lo stesso. Ma con una differenza: la storia è ovunque. E la sensazione è quella di essere il primo a scoprire un luogo, anche se è stato fotografato milioni di volte.

Un Mediterraneo che non ti aspetti

La costa tra San Leone e Realmonte è molto diversa dalle spiagge affollate che molti immaginano in Sicilia. C’è spazio, silenzio, scogliere, fondali limpidi, sabbia chiara. C’è quel Mediterraneo di una volta, che per chi vive tra Copacabana e Ipanema può sembrare fin troppo tranquillo. Ma è proprio questa la magia: il tempo rallenta e ti ritrovi a guardare il mare come se fosse la prima volta.

Tornerò?

Assolutamente sì. Perché Agrigento non è solo un posto bello: è un posto che ti fa bene. E ora che so che basta una barca, una costa silenziosa e un tramonto giusto per sentirmi in pace, ho trovato il mio piccolo angolo di Mediterraneo.

A chi atterra in Sicilia e cerca un’esperienza diversa, vera, consiglio di fare un salto qui. Ma fatelo bene: dal mare. E magari, salite su quella barca con chi il mare lo ama e lo rispetta.

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